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Lo Studio si pone da sempre con uno sguardo aperto e attento ad ogni novità scientifica valida che possa favorire il recupero del benessere dell’individuo in modo globale. Oggigiorno la medicina e la cura della persona si aprono sempre più alla sinergia fra sistemi di cura fra loro integrati e interagenti per raggiungere un olistico benessere della persona.
Presupposto della medicina integrata è l’idea della persona come unità di corpo e mente. In relazione alla storia del singolo paziente e del suo ambiente, la medicina integrata prevede l’utilizzo di “medicine complementari” a sostegno della medicina convenzionale al fine di raggiungere e mantenere la salute del paziente.
L’omeopatia, la terapia fisiologica di regolazione, gli interventi nutrizionali e la nutraceutica, l’analisi lipidomica di membrana rappresentano strumenti che il medico può affiancare agli strumenti convenzionali per favorire il benessere, per supportare i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento, affetti da ADHD (disturbo da deficit di attenzione/iperattività), disturbi del sonno, ansia.
Dati sperimentali confermano il ruolo del microbiota intestinale nel mantenimento dello stato di salute: l’asse intestino-cervello-microbiota consiste nella comunicazione bidirezionale tra sistema nervoso e apparato intestinale. Il microbiota intestinale sembra essere un protagonista centrale, ad esempio, nei disturbi del neurosviluppo. Lo studio del microbiota intestinale diventa quindi un’indagine ulteriore per mirare il percorso di cura nel contesto di diverse condizioni, tra cui l’autismo.
Diversi studi hanno suggerito una connessione tra il microbiota intestinale e i disturbi dello spettro autistico (ASD). I problemi gastrointestinali sono infatti comuni nelle persone con autismo e i trapianti di microbiota fecale da individui neurotipici, cioè sani, a persone con autismo sembrano migliorare i tratti comportamentali e psicologici dell’autismo nei bambini, come pure un regime alimentare che tenga conto del proprio microbiota intestinale.
Anche nei casi di ADHD molte ricerche hanno evidenziato come la riduzione di zuccheri semplici e un regime alimentare appropriato migliori in modo importante la sintomatologia di disattenzione e l’irrequietezza motoria. Questo appare particolarmente importante nei casi di ADHD nei bambini che possono usufruire di interventi alternativi alla terapia farmacologica tradizionale.
Siamo un’équipe di 15 professionisti fra cui psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, neuropsicologi, neuropsicomotricisti, logopedisti e neuropsichiatri infantili.
Lunedì - Sabato: 08.00 - 20.00