Lo studio Psico-Logo è da sempre interessato agli aspetti preventivi della sofferenza psicologica e pone pertanto particolare attenzione ai piccoli segnali di disagio che già il bambino può mostrare nei primi anni di vita.
Questi primi anni si configurano infatti come fondamentali per la successiva crescita ed è importante intervenire al fine di ristabilire la fluidità del percorso di vita del bambino, qualora rallentata dall’emersione di difficoltà psico-fisiche o fatiche nell’acquisizione delle prime fasi di sviluppo.
La nostra esperienza in questo ambito, in linea con quanto riscontrato dalla comunità scientifica, evidenzia come una diagnosi precoce sia fondamentale per di individuare le cause del disagio ed elaborare di conseguenza le più efficaci strategie per affrontarlo raggiungendo i migliori progressi riabilitativi.
Già dai primi anni di vita, infatti, è bene rivolgersi a specialisti del settore qualora emergano segnali di disagio psicologico o di ritardo nelle principali aree dello sviluppo (linguaggio, motorio, sociale, emotivo), al fine di potere eseguire una valutazione dello stato evolutivo del bambino. Lo studio Psico-Logo si pone come risorsa di cura sia qualora il disagio sia riconducibile a dei ritardi dello sviluppo, sia qualora dovesse emergere un momento di difficoltà legato invece agli aspetti psicologico-relazionali.
Per la valutazione di eventuali ritardi dello sviluppo, lo studio propone dei percorsi caratterizzati dalla comprensione globale del funzionamento del bambino, che possa comprenderne la complessità, le difficoltà e le risorse. Per poter giungere ad una diagnosi precisa, lo studio Psico-Logo cerca da sempre di coniugare aspetti psicologico-relazionali e di esperienza clinica con aspetti scientifici metodologici, attraverso l’uso di test standardizzati e seguendo le linee guida nazionali indicate per una corretta diagnosi. In quest’ottica, i test standardizzati vengono sempre affiancati da sessioni di osservazione del bambino.
Il percorso di valutazione ha inizio con un primo incontro della psicoterapeuta dello studio, esperta in psicologia dello sviluppo, con i genitori, al fine di condividere con il terapeuta il problema da loro rilevato o segnalato da altri (insegnanti, pediatra, etc.). Durante questo primo incontro, inoltre, viene raccolta la storia della coppia genitoriale e del bambino (anamnesi) in modo particolareggiato per porre le prime ipotesi diagnostiche.
Il secondo incontro verte invece sull’osservazione del comportamento del bambino durante una sessione di gioco in presenza e con la partecipazione dei genitori.
Il processo di valutazione prosegue attraverso incontri di somministrazione di test specifici, ai quale segue un incontro di restituzione ai genitori con la relativa relazione diagnostica e le proposte terapeutiche.
Lo studio Psico-Logo si avvale di strumenti testistici ritenuti oggi “gold standard” per la diagnosi nella prima infanzia (Griffiths test II per la quantificazione dello sviluppo del bambino nelle aree personale-sociale-emotiva, di apprendimento, di coordinazione oculo-manuale e di linguaggio e comunicazione; per il sospetto di disturbo dello spettro dell’autismo lo studio dispone del test ADOS II ritenuto oggi il test più adeguato ad una diagnosi corretta). Qualora siano presenti problematiche organiche e/o di tipo neurologiche (ad esempio sindromi genetiche) viene affiancata al percorso anche una visita con la neuropsichiatra infantile dello Studio.
Nei casi in cui la causa del disagio non fosse legata ad un ritardo dello sviluppo, lo studio propone percorsi dedicati all’esplorazione delle dimensioni emotive e relazionali del bambino, per promuovere un miglioramento dello stato di benessere.
Nelle prime fasi di vita il bambino non dispone di strumenti linguistici e cognitivi adeguati per esprimere i propri vissuti e i propri bisogni: l’espressione corporea in questi anni rappresenta quindi il principale canale comunicativo al quale il bambino riesce ad affidarsi. Disturbi del sonno, dell’alimentazione, crisi di pianto, incubi notturni rappresentano pertanto spesso il linguaggio con cui il bambino “racconta” il suo stato di malessere emotivo.
Gli aspetti ambientali, soprattutto in questa fase di vita, possono ricoprire un ruolo chiave nell’insorgenza o nel mantenimento del disturbo presentato dal bambino, in modo particolare la relazione fra il bambino e il suo ambiente esterno, sia famigliare sia scolastico (nido, scuola dell’infanzia). In quest’ottica, dunque, oltre all’osservazione di gioco, lo studio si avvale di metodi standardizzati specifici per la valutazione dell’interazione genitore/bambino, al fine di cogliere eventuali disfunzioni nella relazione primaria e intervenire precocemente per evitare l’insorgenza di un vero e proprio disturbo in anni seguenti. Fra questi strumenti annoveriamo il N.V.A (Neuromotor Video Analysis) e Lausanne Trilogue Play che consentono, attraverso la videoregistrazione di una sessione di gioco genitori/bambino, di poter rivedere con i genitori gli atteggiamenti che favoriscono una buona comunicazione e accoglienza dei bisogni/desideri del bambino e quelli che la ostacolano. Il metodo osservativo standardizzato diventa così anche metodo di intervento per la risoluzione del disturbo.
Altro metodo di intervento nelle difficoltà nella prima infanzia di cui lo studio si avvale è la Consultazione Partecipata. Questo approccio psicoanalitico, riconducibile alla dott.ssa Dina Vallino, prevede la partecipazione dei genitori nel percorso terapeutico tramite sessioni di gioco con il bambino, e porta spesso alla risoluzione del problema in tempi brevi.
Lo studio Psico-Logo è centro riconosciuto dall’Associazione “Il luogo dell’immaginario” per l’utilizzo della Consultazione Partecipata di Dina Vallino.